domenica 18 marzo 2012

Due componenti Vegetali e Naturali – Il comunissimo Aglio e l’antico Timo

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AGLIO – Allium Sativum

Cosa contiene.

Il costituente principale dell’aglio fresco non contuso è l’alliina.
Quando i tessuti sono danneggiati questa viene degradata da un enzima (aliinasi) in acido piruvico e acido 2-propensulfenico, quest’ultimo però viene subito trasformato in allicina, dotata di attività antibatterica e, principalmente , antiipertensiva .
Viene segnalata inoltre la presenza di ajoene (inibitore della lipossigenasi ed avente attività di antiaggregante piastrinico).

Proprietà

Sono state dimostrate scientificamente le proprietà antibatteriche dell’aglio, grazie alle quali manifesta attività antisettica (apparato respiratorio e gastroenterico in particolare), antifungina (soprattutto per la candida albicans).
Sono state dimostrate inoltre proprietà antiipertensive, ipolipemizzanti ed antiaggreganti piastriniche.
Responsabili di quest’ ultima proprietà sarebbero gli ajoeni che interagiscono direttamente con i recettori piastrinici del fibrinogeno e della lipossigenasi, e ildisolfuro di allile inibitore dell’enzima che permette la formazione del trombossano a-2, potente aggregante piastrinico.
I preparati a base di aglio presentano, per la ricchezza in zolfo, un’interessante azione antiossidante per inibizione dell’ossidazione dell’acido arachidonico.
L’azione ipolipemizzante rende la pianta molto utile nel trattamento dell’ipercolesterolemia e nella prevenzione di alterazioni vascolari dovute all’età (arterosclerosi).
È stato dimostrato che l’azione ipocolesterolemizzante è accompagnata da una riduzione della trigliceridemia e da un miglioramento del rapporto LDL/HDL (rispettivamente il colesterolo “cattivo” e “buono”).
L’effetto ipotensivo, che ne fa un valido coadiuvante nel trattamento dell’ipertensione in genere, sarebbe dovuto ai derivati tiocianici e all’inibizione della secrezione di catecolamine.
Le proprietà diuretiche sono invece attribuite soprattutto ai fruttosani e all’olio essenziale.
A livello dell’apparato digerente, gli estratti di aglio risultano possedere azione stomachica, spasmolitica, eupeptica.
L’attività antisettica a livello della flora intestinale patogena o abnorme ne fanno un ottimo disinfettante intestinale, utile, sempre come coadiuvante, nella dispepsia fermentativa e nelle infezioni intestinali acutee croniche.
Combatte efficacemente il meteorismo grazie all’attività antispasmodica ed antifermentativa dovuta all’allicina .
L’aglio sarebbe inoltre dotato di un’azione piuttosto marcata e durevole sulla glicemia e sulla glicosuria, che contribuirebbe a contenere.
L’aglio è anche un espettorante ed antisettico delle vie respiratorie superiori .
Attualmente sono in corso studi sulle proprietà immunostimolanti e antitumorali attribuite alla pianta.
L’aglio è un antidoto nell’intossicazione da nicotina e può essere usato nella prevenzione e cura del saturnismo (intossicazione da piombo).

Coadiuvante nelle…

malattie infettive, come preventivo dell’influenza, bronchiti in genere, ipertensione arteriosa con tendenza all’iperaggregazione piastrinica, ipercolesterolemia, dissenteria, parassitosi intestinale (ossiuri, ascaridi).

IL TIMO – Thymus vulgaris

Componenti principali

Principi attivi e azioni principali
Contiene: Terpinene, mircene, tujanolo-4, linalolo, l’1-2% di olio essenziale, costituito principalmente da terpeni fenolici (timolo e carvacrolo) e biciclici (pinene).
A questa essenza il Timo deve la maggior parte delle sue proprietà medicamentose. Sono stati, inoltre, caratterizzati zuccheri, triterpeni (acido oleanolico e acido ursolico), acidi fenolici (acido caffeico e acido clorogenico), glicosidi di monoterpeni, flavonoidi e tannini.
Proprietà
Antinfettive, antinfiammatorie, battericide, immunostimolanti, neurotoniche, antivirali.
Indicazioni
Influenza, bronchiti, sinusiti, rinofaringiti, otiti, uretriti, cistiti, Clamydia, dermatiti, artriti, tendiniti, astenia nervosa.
Storia e curiosità
La gradevole fragranza del Timo già richiamò l’attenzione degli antichi Egizi, che lo usavano per la preparazione degli unguenti per l’imbalsamazione.
Oggi sappiamo che la sua capacità di impedire la putrefazione e la proliferazione batterica è dovuta soprattutto al contenuto in timolo e carvacrolo, due potenti antisettici.
A distanza di 3.000 anni, a riprova del suo effetto antimicrobico, questa pianta continua a essere usata da imbalsamatori e tassidermisti.
Impieghi
L’essenza di Timo ha un potere antisettico superiore a quello del fenolo e dell’acqua ossigenata; esso si manifesta anche a diluizioni superiori ad 1/3.000 (circa 6 gocce in 1 litro d’acqua).
L’effetto antimicrobico dell’essenza di Timo sembra essere potenziato da una marcata azione leucocitogena, grazie alla quale la reattività del sistema immunitario nei confronti degli agenti patogeni esterni risulta sensibilmente aumentata.
L’azione antisettica, unita alle proprietà balsamiche ed espettoranti dell’olio essenziale, rende il Timo molto utile nelle le affezioni dell’albero respiratorio come la sinusite, la laringite, la bronchite, i catarri bronchiali e l’asma.
L’essenza di Timo è dotata anche di un’importante azione spasmolitica, i cui principali responsabili sarebbero i monoterpeni fenolici timolo e carvacrolo.
L’attività antispasmodica è alla base dell’impiego del Timo soprattutto come calmante nelle tossi secche e stizzose.
Sul tratto genito-urinario, le azioni antisettica, diuretica ed antispasmodica rendono la pianta efficace contro le cistiti.
A livello gastrointestinale, il Timo agisce soprattutto come antispastico, eupeptico e carminativo, quindi è consigliato per stimolare l’appetito e la digestione lenta.
Il Timo tonifica il sistema nervoso centrale e, più in generale, l’intero organismo, ed è indicato in caso di esaurimento sia fisico (astenia, debolezza,), che psichico (perdita della memoria, ansia, insonnia,depressione, irritabilità nervosa).
In Inglese aglio = garlic, timo = thyme, insieme GARLICTHYME.
A chi darlo?
Come coadiuvante per: ipertensione, problemi digestivi, gas intestinali, disturbi circolatori, dolori addominali, scarso appetito, problemi urinari ricorrenti, facilità ad ammalarsi, preventivo nelle malattie stagionali,etc.
Quanto dare? Rispettare le istruzioni riportate in etichetta.
A cura del Dr. Maurizio Mariscoli
Consulente Industriale per il Farmaco. Procuratore presso il Ministero della
Salute per Farmaci, Cosmetici, Dispositivi medici, Integratori alimentari e
Veterinaria. Consulente scientifico

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