Cos' è la tiroide?
La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo, appena sotto il pomo di Adamo. Si compone di due lobi posizionati ai lati della trachea, e l’intera ghiandola pesa poco più di 25 grammi. La tiroide fa parte del sistema endocrino, un insieme di organi e tessuti che producono, immagazzinano e secernono ormoni (messaggeri chimici) riversandoli direttamente nel circolo sanguigno.
La tiroide è composta da numerose minuscole vescicole, i follicoli, contenenti una sostanza viscosa nella quale si trovano gli ormoni tiroidei. Tali ormoni contengono un’alta concentrazione di iodio. Anzi, quasi l’80 per cento dello iodio presente nel nostro corpo si trova nella tiroide. Una carenza alimentare di quest’elemento può causare il gozzo, un aumento di volume della tiroide. Nei più piccoli, la carenza di iodio può inibire la sintesi dell’ormone e pertanto ritardare lo sviluppo fisico, mentale e sessuale: una patologia chiamata cretinismo.
La funzione degli ormoni tiroidei
Gli ormoni tiroidei sono contrassegnati con i simboli T3, rT3 (T3 inversa) e T4.# Sia la T3 che la rT3 derivano dalla T4, e la conversione avviene in gran parte nei tessuti al di fuori della tiroide. Quindi, quando il corpo necessita di una maggiore quantità di ormoni tiroidei, la ghiandola secerne T4 riversandola nel flusso sanguigno, tramite cui la T4 e i suoi derivati raggiungono le cellule di tutto l’organismo.
Proprio come l’acceleratore serve a controllare la velocità del motore di un’automobile, gli ormoni tiroidei regolano il ritmo del metabolismo, ovvero il complesso dei processi chimici che producono energia e nuovi tessuti. In questo modo gli ormoni tiroidei stimolano la normale crescita e rigenerazione dei tessuti, influiscono sulla frequenza del battito cardiaco e consentono la produzione di energia per i muscoli, nonché la produzione di calore.
Gli ormoni tiroidei svolgono anche altre importanti funzioni. Per fare un esempio, aiutano il fegato a eliminare dal flusso sanguigno i trigliceridi in eccesso e le lipoproteine a bassa densità, dette colesterolo cattivo. Il colesterolo viene trasferito nella bile e da lì nelle feci. D’altra parte, una scarsa quantità di ormone tiroideo può determinare un aumento del colesterolo cattivo e una diminuzione delle lipoproteine ad alta densità, o colesterolo buono.
Nel tratto gastrointestinale gli ormoni tiroidei accelerano la secrezione dei succhi gastrici e aumentano le contrazioni ritmiche del tessuto muscolare (peristalsi). Quindi l’eccesso di ormone tiroideo può causare frequenti movimenti intestinali, mentre la carenza di tale ormone può essere causa di stitichezza.
Quando la tiroide non funziona come dovrebbe
Una disfunzione della tiroide può essere il risultato di una dieta povera di iodio, stress fisico o mentale, difetti genetici, infezioni, patologie (di solito autoimmuni) o effetti collaterali dovuti a farmaci prescritti per curare diversi disturbi. Un aumento del volume della tiroide, o gozzo, può essere un sintomo di patologia. L’aumento del volume può essere diffuso o localizzato (noduli). Anche se generalmente è benigno, il gozzo dovrebbe essere tenuto sempre sotto controllo perché può essere sintomatico di disturbi più gravi, come tumori.
Le patologie della tiroide possono avere uno sviluppo graduale e impercettibile, pertanto una persona può soffrirne da diversi anni senza neppure saperlo
Di solito quando la tiroide non funziona dovutamente produce una quantità eccessiva o una quantità esigua di ormoni. Nel primo caso si parla di ipertiroidismo, nel secondo di ipotiroidismo.
Cos'è l'Ipotiroidismo?
 L’ipotiroidismo è una condizione morbosa causata da una carenza di ormoni tiroidei con conseguenterallentamento del metabolismo.
L’ipotiroidismo è una condizione morbosa causata da una carenza di ormoni tiroidei con conseguenterallentamento del metabolismo.
Cause
Ipotiroidismo primario. Il difetto interessa unicamente la tiroide, rappresenta la causa più frequente di ipotiroidismo (fino al 95% dei casi).
Può essere:
 Ipotiroidismo secondario.Rappresenta circa il 5 % dei casi.In questo caso il difetto interessa quelle strutture presenti nel cervello, che regolano la quota circolante di ormoni tiroidei.L’ipotalamo e l’ipofisi producono in maniera insufficiente rispettivamente l’ormone TRH e l’ormone TSH , con conseguente ridotto stimolo alla produzione degli ormoni tiroidei (lesione dell’ipotalamo o dell’ipofisi).
Ipotiroidismo secondario.Rappresenta circa il 5 % dei casi.In questo caso il difetto interessa quelle strutture presenti nel cervello, che regolano la quota circolante di ormoni tiroidei.L’ipotalamo e l’ipofisi producono in maniera insufficiente rispettivamente l’ormone TRH e l’ormone TSH , con conseguente ridotto stimolo alla produzione degli ormoni tiroidei (lesione dell’ipotalamo o dell’ipofisi).
Sintomi
La caratteristica dell’ipotiroidismo è la lenta insorgenza ed evoluzione del quadro clinico. Spesso sono i parenti che si accorgono del caratteristico rallentamento dell’attività fisica e psichica del paziente. Il paziente parla più lentamente, ha riduzione della memoria, può essere depresso.
I sintomi costantemente presenti sono:
 In alcune forme più gravi si ha la cosiddetta facies mixedematosa, che consiste in gonfiore del volto ed è dovuto principalmente ad un aumento del liquido interstiziale nei tessuti cutanei. Il mixedema è un edema duro che può colpire anche la bocca con conseguente ingrossamento, e le corde vocali con conseguente alterazioni della voce che diventa roca.A livello della cute e annessi si ricordi ancora la possibilità di avere perdita di capelli e pelle secca. E’ spesso presente ipercarotenemia, particolarmente rilevabile nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi, dove si ha una colorazione giallastra della cute.Può essere presente gozzo, se la causa è dovuta ad un’alterata sintesi degli ormoni tiroidei, ad esempio per carenza di iodio. In alcuni pazienti il gozzo può dare disturbi locali da compressione, specialmente se ha estensione retrostenale. In questo caso si può avere compressione e spostamento della trachea o dell’esofago, il paziente lamenta difficoltà ad ingerire cibi solidi.
In alcune forme più gravi si ha la cosiddetta facies mixedematosa, che consiste in gonfiore del volto ed è dovuto principalmente ad un aumento del liquido interstiziale nei tessuti cutanei. Il mixedema è un edema duro che può colpire anche la bocca con conseguente ingrossamento, e le corde vocali con conseguente alterazioni della voce che diventa roca.A livello della cute e annessi si ricordi ancora la possibilità di avere perdita di capelli e pelle secca. E’ spesso presente ipercarotenemia, particolarmente rilevabile nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi, dove si ha una colorazione giallastra della cute.Può essere presente gozzo, se la causa è dovuta ad un’alterata sintesi degli ormoni tiroidei, ad esempio per carenza di iodio. In alcuni pazienti il gozzo può dare disturbi locali da compressione, specialmente se ha estensione retrostenale. In questo caso si può avere compressione e spostamento della trachea o dell’esofago, il paziente lamenta difficoltà ad ingerire cibi solidi.
Cos'è l'Ipertiroidismo?
L’ipertiroidismo è una condizione morbosa causata da una eccessiva concentrazione di ormoni tiroidei circolanti.
Cause
L’aumentata concentrazione di ormoni tiroidei deriva quasi sempre da una maggiore produzione da parte della tiroide. La tiroide è perciò aumentata di dimensioni.
Sono tre le principali cause:
Morbo di Basedow o di Graves
E’ la forma più comune e più rappresentativa di ipertiroidismo. Numerosi studi hanno dimostrato che il sesso femminile ne è più colpito. Le fasce di età più colpite sono quelle tra i 20 e i 40 anni.
In questa patologia è stata dimostrata la predisposizione genetica. La causa che determina la malattia è tuttora sconosciuta. Si suppone che un individuo con predisposizione genetica, in seguito ad infezione virale della tiroide o ad altri agenti che stimolano il sistema immunitario, produca dei fattori autoimmunitari il cui effetto finale è quello di stimolare la tiroide alla produzione degli ormoni tiroidei. Questi fattori si ritrovano nel sangue e sono conosciuti con il nome di Immunoglobuline stimolanti la tiroide (TSI) o anticorpi stimolanti la tiroide (Tsab).
I segni caratteristici di questa forma di ipertiroidismo sono:
Consiste nella presenza all’interno della tiroide di un adenoma (tumore benigno) iperfunzionante, mentre il restante tessuto tiroideo è funzionalmente inibito per il controllo da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi.
Gozzo tossico multinodulare
La tiroide può presentare un gozzo multinodulare, ben apprezzabile mediante l’indagine ecografica, cioè si ha una ghiandola che presenta all’interno più noduli, normofunzionante, cioè che non produce un aumento della sintesi degli ormoni tiroidei. A distanza di anni può comparire un ipertiroidismo, la cui causa scatenante può
essere l’assunzione di sostanze iodate.
Altre cause di ipertiroidismo, più rare, sono secondarie ad ipersecrezione di TSH, come può avvenire nel caso di un adenoma dell’ipofisi. Ancora si ricordi l’ipertiroidismo fittizio che compare in seguito all’assunzione di ormoni tiroidei a scopo dimagrante, in cui è tipicamente assente il gozzo.
I sintomi più frequenti sono:

Le proprietà dell'Aloe Vera Gel della Forever Living è una miniara di vitamine, sali minerali, aminoacidi, enzimi che aiutano efficacemente a rinforzare il nostro sistema immunitario. Art. 15
Nell’Aloe Vera si trovano inoltre undici dei quattordici aminoacidi classificati come Secondari e sono:
Acido aspartico: interviene nella formazione del DNA ed RNA cellulari (acidi nucleici) e nel rafforzamento il sistema immunitario dove partecipa ai processi di produzione delle immunoglobuline e degli anticorpi. Protegge il fegato.
Durante l'attività fisica interviene nella trasformazione energetica dei glicidi. Dopo l'attività fisica contribuisce allo smaltimento dell'ammoniaca prodotta.Viene usato negli stati di stress fisico e astenia.
Acido Glutammico: utile alla produzione di acido folico (vitamina B9) e precursore di numerosi aminoacidi non essenziali (glutammina, prolina, arginina, ecc.), esplica una notevole azione sul metabolismo e sulle funzioni nervose e cerebrali. Interviene anche nel metabolismo dei glicidi, dei grassi. In particolare determina un innalzamento ematico degli zuccheri.
Alanina: è un costituente fondamentale del connettivo tissutale. Interviene nella produzione di anticorpi e immunoglobuline che rendono efficiente il sistema immunitario e stabilizza il tasso glicemico del sangue. Contribuisce al metabolismo dei glicidi e degli acidi organici. Il sistema nervoso e il cervello la utilizzano a scopi energetici. Riduce il colesterolo nel sangue.In sinergia con la glutammina influenza la crescita muscolare. In condizioni di ipoglicemia permette ai muscoli di estrarre energia dagli aminoacidi grazie al suo ruolo nel ciclo glucosio-alanina. Assume importanza nell'esercizio fisico intenso e prolungato.
Arginina: precursore della sintesi della creatina e dell'acido amminobutanoico (neurotrasmettitore), potenzia il sistema immunitario incrementando la risposta dei linfociti, specialmente del tipo T che hanno prerogative anticancerogene. Contribuisce alla formazione del collagene, alla rigenerazione del tessuto epatico e alla cicatrizzazione delle ferite. Favorisce la produzione di insulina e glucagone e, sembra, anche dell'ormone della crescita, soprattutto se abbinata con la vitamina B5 (acido pantotenico) e la colina. Interviene nella sintesi delle proteine e dei grassi e degli zuccheri. É un coadiuvante negli stati di astenia e stress fisico e mentale.Dopo attività fisica aiuta a smaltire con più rapidità l'ammoniaca prodotta. Disintossica il fegato e combatte la formazione di alcuni radicali liberi.
Cistina: prodotto dall'ossidazione della cisteina, partecipa alla formazione del tessuto connettivo. Accresce la resistenza alle malattie stimolando l'attività difensiva dei globuli bianchi. Favorisce la guarigione delle lesioni alla pelle, contribuisce alla disintossicazione da metalli pesanti e contrasta l'azione dei radicali liberi.É un costituente importante della pelle e dei capelli.
Glicina: abbondante nel collagene, insieme all' arginina e metionina consente di sintetizzare la quota rimanente di creatina nel fegato, rene e pancreas. In sinergia con la prolina favorisce la formazione di vari aminoacidi non essenziali e la rigenerazione delle strutture muscolari e tendinee. Produce il glucagone, attivatore del glicogeno. Partecipa alla costituzione dell'emoglobina e dei citocromi, enzimi coinvolti nelle reazioni energetiche. Produce immunoglobuline e anticorpi, indispensabili al sistema immunitario.Secondo alcuni studi stimolerebbe la produzione di GH con effetti anabolici sulle masse muscolari. Viene anche utilizzata come calmante e per contrastare l'acidità gastrica
Istidina: ha un ruolo importante nelle funzioni ematiche in quanto partecipa alla produzione dei globuli bianchi e dei globuli rossi. Trasformata in istamina interviene come vasodilatatore. Contribuisce all'assorbimento dei raggi ultravioletti. In medicina viene usata per contrastare gli stati anemici, le allergie, l'artrite reumatoide, l'ulcera ai vari organi digestivi.
Prolina: costituente del collagene che è l'insieme di proteine costituenti il tessuto osseo, cartilagineo e connettivo. In sinergia con la glicina favorisce la formazione di vari aminoacidi non essenziali e la rigenerazione delle strutture muscolari e tendinee. Contribuisce al funzionamento ottimale del muscolo cardiaco. Costituisce una fonte di riserva energetica di rapida disponibilità per il fegato e per i muscoli.
Serina: partecipa alla produzione di energia cellulare. Potenzia il sistema immunitario in quanto contribuisce alla produzione di immunoglobuline e anticorpi. Costituisce una fonte di riserva energetica per il fegato e i muscoli.Migliora i processi nervosi.
Tirosina: derivato della fenilalanina, ha un ruolo importante nella funzione delle ghiandole tiroide, surrenali e pituitaria in quanto è precursore di vari ormoni quali quelli tiroidei, adrenalina e noradrenalina, dopamina. Contribuisce alla produzione dei globuli bianchi e rossi, del GH (ormone della crescita) e della melanina (pigmento che colora pelle e capelli).La norepinefrina (neurotrasmettitore) che produce abbassa la soglia dell'appetito. Innalza il tono dell'umore negli stati di ansia, depressione e insonnia. Agisce come stimolante generale.
Idrossiprolina: costituisce con la prolina il principale componente delcollagene dei vari tessuti ed in maggior misura dell’osso. L’escrezione di idrossiprolina è un segno del ricambio del collagene. Un aumento dei valori normali di idrossiprolina plasmatica può essere osservato in caso di stati infiammatori, stati febbrili e neoplasie.

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla situata nella regione anteriore del collo, appena sotto il pomo di Adamo. Si compone di due lobi posizionati ai lati della trachea, e l’intera ghiandola pesa poco più di 25 grammi. La tiroide fa parte del sistema endocrino, un insieme di organi e tessuti che producono, immagazzinano e secernono ormoni (messaggeri chimici) riversandoli direttamente nel circolo sanguigno.
La tiroide è composta da numerose minuscole vescicole, i follicoli, contenenti una sostanza viscosa nella quale si trovano gli ormoni tiroidei. Tali ormoni contengono un’alta concentrazione di iodio. Anzi, quasi l’80 per cento dello iodio presente nel nostro corpo si trova nella tiroide. Una carenza alimentare di quest’elemento può causare il gozzo, un aumento di volume della tiroide. Nei più piccoli, la carenza di iodio può inibire la sintesi dell’ormone e pertanto ritardare lo sviluppo fisico, mentale e sessuale: una patologia chiamata cretinismo.
La funzione degli ormoni tiroidei
Gli ormoni tiroidei sono contrassegnati con i simboli T3, rT3 (T3 inversa) e T4.# Sia la T3 che la rT3 derivano dalla T4, e la conversione avviene in gran parte nei tessuti al di fuori della tiroide. Quindi, quando il corpo necessita di una maggiore quantità di ormoni tiroidei, la ghiandola secerne T4 riversandola nel flusso sanguigno, tramite cui la T4 e i suoi derivati raggiungono le cellule di tutto l’organismo.
Proprio come l’acceleratore serve a controllare la velocità del motore di un’automobile, gli ormoni tiroidei regolano il ritmo del metabolismo, ovvero il complesso dei processi chimici che producono energia e nuovi tessuti. In questo modo gli ormoni tiroidei stimolano la normale crescita e rigenerazione dei tessuti, influiscono sulla frequenza del battito cardiaco e consentono la produzione di energia per i muscoli, nonché la produzione di calore.
Gli ormoni tiroidei svolgono anche altre importanti funzioni. Per fare un esempio, aiutano il fegato a eliminare dal flusso sanguigno i trigliceridi in eccesso e le lipoproteine a bassa densità, dette colesterolo cattivo. Il colesterolo viene trasferito nella bile e da lì nelle feci. D’altra parte, una scarsa quantità di ormone tiroideo può determinare un aumento del colesterolo cattivo e una diminuzione delle lipoproteine ad alta densità, o colesterolo buono.
Nel tratto gastrointestinale gli ormoni tiroidei accelerano la secrezione dei succhi gastrici e aumentano le contrazioni ritmiche del tessuto muscolare (peristalsi). Quindi l’eccesso di ormone tiroideo può causare frequenti movimenti intestinali, mentre la carenza di tale ormone può essere causa di stitichezza.
Quando la tiroide non funziona come dovrebbe
Una disfunzione della tiroide può essere il risultato di una dieta povera di iodio, stress fisico o mentale, difetti genetici, infezioni, patologie (di solito autoimmuni) o effetti collaterali dovuti a farmaci prescritti per curare diversi disturbi. Un aumento del volume della tiroide, o gozzo, può essere un sintomo di patologia. L’aumento del volume può essere diffuso o localizzato (noduli). Anche se generalmente è benigno, il gozzo dovrebbe essere tenuto sempre sotto controllo perché può essere sintomatico di disturbi più gravi, come tumori.
Le patologie della tiroide possono avere uno sviluppo graduale e impercettibile, pertanto una persona può soffrirne da diversi anni senza neppure saperlo
Di solito quando la tiroide non funziona dovutamente produce una quantità eccessiva o una quantità esigua di ormoni. Nel primo caso si parla di ipertiroidismo, nel secondo di ipotiroidismo.
Cos'è l'Ipotiroidismo?
 L’ipotiroidismo è una condizione morbosa causata da una carenza di ormoni tiroidei con conseguenterallentamento del metabolismo.
L’ipotiroidismo è una condizione morbosa causata da una carenza di ormoni tiroidei con conseguenterallentamento del metabolismo.Cause
Ipotiroidismo primario. Il difetto interessa unicamente la tiroide, rappresenta la causa più frequente di ipotiroidismo (fino al 95% dei casi).
Può essere:
- Congenito.
 Alla nascita è presente una ridotta massa del tessuto tiroideo, che è comunque in grado di produrre una certa quantità di ormoni. Per questo motivo i sintomi si possono manifestare solo nell’adolescenza o nella vita adulta. Le conseguenze dell’ipotiroidismo sono più gravi quanto più precocemente si manifestano, in quanto il rallentamento metabolico provoca alterazioni, anche permanenti, dello sviluppo somatico e psichico. Durante la vita fetale e neonatale la carenza degli ormoni tiroidei provoca un ritardo dello sviluppo del sistema nervoso centrale, con danni che divengono irreversibili se non viene instaurata immediatamente una terapia ormonale sostitutiva.
- Conseguente a processi autoimmuni.
 E’ la forma più comune di ipotiroidismo primario, l’organismo in seguito ad un’infezione della tiroide (ad esempio la tiroidite di Hashimoto) produce degli anticorpi contro il proprio tessuto tiroideo. La tiroide diventa fibrotica e ha un volume ridotto, la funzione di sintesi è compromessa.
- Iatrogeno, cioè post-terapeutico.
 E’ meno frequente e consiste in una riduzione del tessuto tiroideo conseguente ad interventi chirurgici alla tiroide o a terapia radiante con radioiodio, utilizzata nell’ipertiroidismo.Elemento comune a queste tre condizioni è la presenza di ridotto tessuto tiroideo.
- Conseguente ad alterata sintesi degli ormoni tiroidei.  Ciò può avvenire in seguito a:
 - alterazioni delle proteine necessarie ai processi biochimici di sintesi;
 - carenza di iodio, ma anche somministrazione prolungata e in dosi elevate dello stesso iodio, somministrazione prolungata di farmaci che interagiscono con gli ormoni tiroidei (ad esempio l’amiodarone e i sali di litio).
 Ipotiroidismo secondario.Rappresenta circa il 5 % dei casi.In questo caso il difetto interessa quelle strutture presenti nel cervello, che regolano la quota circolante di ormoni tiroidei.L’ipotalamo e l’ipofisi producono in maniera insufficiente rispettivamente l’ormone TRH e l’ormone TSH , con conseguente ridotto stimolo alla produzione degli ormoni tiroidei (lesione dell’ipotalamo o dell’ipofisi).
Ipotiroidismo secondario.Rappresenta circa il 5 % dei casi.In questo caso il difetto interessa quelle strutture presenti nel cervello, che regolano la quota circolante di ormoni tiroidei.L’ipotalamo e l’ipofisi producono in maniera insufficiente rispettivamente l’ormone TRH e l’ormone TSH , con conseguente ridotto stimolo alla produzione degli ormoni tiroidei (lesione dell’ipotalamo o dell’ipofisi).Sintomi
La caratteristica dell’ipotiroidismo è la lenta insorgenza ed evoluzione del quadro clinico. Spesso sono i parenti che si accorgono del caratteristico rallentamento dell’attività fisica e psichica del paziente. Il paziente parla più lentamente, ha riduzione della memoria, può essere depresso.
I sintomi costantemente presenti sono:
- stanchezza
- intolleranza al freddo
- sonnolenza
- stipsi ostinata
- aumento di peso
 In alcune forme più gravi si ha la cosiddetta facies mixedematosa, che consiste in gonfiore del volto ed è dovuto principalmente ad un aumento del liquido interstiziale nei tessuti cutanei. Il mixedema è un edema duro che può colpire anche la bocca con conseguente ingrossamento, e le corde vocali con conseguente alterazioni della voce che diventa roca.A livello della cute e annessi si ricordi ancora la possibilità di avere perdita di capelli e pelle secca. E’ spesso presente ipercarotenemia, particolarmente rilevabile nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi, dove si ha una colorazione giallastra della cute.Può essere presente gozzo, se la causa è dovuta ad un’alterata sintesi degli ormoni tiroidei, ad esempio per carenza di iodio. In alcuni pazienti il gozzo può dare disturbi locali da compressione, specialmente se ha estensione retrostenale. In questo caso si può avere compressione e spostamento della trachea o dell’esofago, il paziente lamenta difficoltà ad ingerire cibi solidi.
In alcune forme più gravi si ha la cosiddetta facies mixedematosa, che consiste in gonfiore del volto ed è dovuto principalmente ad un aumento del liquido interstiziale nei tessuti cutanei. Il mixedema è un edema duro che può colpire anche la bocca con conseguente ingrossamento, e le corde vocali con conseguente alterazioni della voce che diventa roca.A livello della cute e annessi si ricordi ancora la possibilità di avere perdita di capelli e pelle secca. E’ spesso presente ipercarotenemia, particolarmente rilevabile nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi, dove si ha una colorazione giallastra della cute.Può essere presente gozzo, se la causa è dovuta ad un’alterata sintesi degli ormoni tiroidei, ad esempio per carenza di iodio. In alcuni pazienti il gozzo può dare disturbi locali da compressione, specialmente se ha estensione retrostenale. In questo caso si può avere compressione e spostamento della trachea o dell’esofago, il paziente lamenta difficoltà ad ingerire cibi solidi.Cos'è l'Ipertiroidismo?
L’ipertiroidismo è una condizione morbosa causata da una eccessiva concentrazione di ormoni tiroidei circolanti.
Cause
L’aumentata concentrazione di ormoni tiroidei deriva quasi sempre da una maggiore produzione da parte della tiroide. La tiroide è perciò aumentata di dimensioni.
Sono tre le principali cause:
Morbo di Basedow o di Graves
E’ la forma più comune e più rappresentativa di ipertiroidismo. Numerosi studi hanno dimostrato che il sesso femminile ne è più colpito. Le fasce di età più colpite sono quelle tra i 20 e i 40 anni.
In questa patologia è stata dimostrata la predisposizione genetica. La causa che determina la malattia è tuttora sconosciuta. Si suppone che un individuo con predisposizione genetica, in seguito ad infezione virale della tiroide o ad altri agenti che stimolano il sistema immunitario, produca dei fattori autoimmunitari il cui effetto finale è quello di stimolare la tiroide alla produzione degli ormoni tiroidei. Questi fattori si ritrovano nel sangue e sono conosciuti con il nome di Immunoglobuline stimolanti la tiroide (TSI) o anticorpi stimolanti la tiroide (Tsab).
I segni caratteristici di questa forma di ipertiroidismo sono:
- ingrossamento della ghiandola tiroidea, entrambi i lobi tiroidei sono diffusamente e simmetricamente aumentati di volume (gozzo tossico diffuso),
- oftalmopatia infiltrativa dovuta ad infiltrazione di cellule che intervengono nei processi infiammatori (linfociti) nei muscoli extraoculari, il paziente ha edema periorbitale e protrusione dei bulbi oculari (esoftalmo)
- dermopatia dovuta ad infiltrati di cellule nel derma solitamente a livello del dorso delle gambe.
Consiste nella presenza all’interno della tiroide di un adenoma (tumore benigno) iperfunzionante, mentre il restante tessuto tiroideo è funzionalmente inibito per il controllo da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi.
Gozzo tossico multinodulare
La tiroide può presentare un gozzo multinodulare, ben apprezzabile mediante l’indagine ecografica, cioè si ha una ghiandola che presenta all’interno più noduli, normofunzionante, cioè che non produce un aumento della sintesi degli ormoni tiroidei. A distanza di anni può comparire un ipertiroidismo, la cui causa scatenante può
essere l’assunzione di sostanze iodate.

Altre cause di ipertiroidismo, più rare, sono secondarie ad ipersecrezione di TSH, come può avvenire nel caso di un adenoma dell’ipofisi. Ancora si ricordi l’ipertiroidismo fittizio che compare in seguito all’assunzione di ormoni tiroidei a scopo dimagrante, in cui è tipicamente assente il gozzo.
I sintomi più frequenti sono:
- Nervosismo ed iperattività
- Palpitazioni
- Tachicardia
- Insonnia
- Aumento della sudorazione
- Ipersensibilità al caldo
- Astenia (mancanza di forze)
- Aumento dell’appetito
- Perdita di peso
- Diarrea
- Alterazione del ciclo mestruale

Le proprietà dell'Aloe Vera Gel della Forever Living è una miniara di vitamine, sali minerali, aminoacidi, enzimi che aiutano efficacemente a rinforzare il nostro sistema immunitario. Art. 15
Nell’Aloe Vera si trovano inoltre undici dei quattordici aminoacidi classificati come Secondari e sono:
Acido aspartico: interviene nella formazione del DNA ed RNA cellulari (acidi nucleici) e nel rafforzamento il sistema immunitario dove partecipa ai processi di produzione delle immunoglobuline e degli anticorpi. Protegge il fegato.
Durante l'attività fisica interviene nella trasformazione energetica dei glicidi. Dopo l'attività fisica contribuisce allo smaltimento dell'ammoniaca prodotta.Viene usato negli stati di stress fisico e astenia.
Acido Glutammico: utile alla produzione di acido folico (vitamina B9) e precursore di numerosi aminoacidi non essenziali (glutammina, prolina, arginina, ecc.), esplica una notevole azione sul metabolismo e sulle funzioni nervose e cerebrali. Interviene anche nel metabolismo dei glicidi, dei grassi. In particolare determina un innalzamento ematico degli zuccheri.
Alanina: è un costituente fondamentale del connettivo tissutale. Interviene nella produzione di anticorpi e immunoglobuline che rendono efficiente il sistema immunitario e stabilizza il tasso glicemico del sangue. Contribuisce al metabolismo dei glicidi e degli acidi organici. Il sistema nervoso e il cervello la utilizzano a scopi energetici. Riduce il colesterolo nel sangue.In sinergia con la glutammina influenza la crescita muscolare. In condizioni di ipoglicemia permette ai muscoli di estrarre energia dagli aminoacidi grazie al suo ruolo nel ciclo glucosio-alanina. Assume importanza nell'esercizio fisico intenso e prolungato.
Arginina: precursore della sintesi della creatina e dell'acido amminobutanoico (neurotrasmettitore), potenzia il sistema immunitario incrementando la risposta dei linfociti, specialmente del tipo T che hanno prerogative anticancerogene. Contribuisce alla formazione del collagene, alla rigenerazione del tessuto epatico e alla cicatrizzazione delle ferite. Favorisce la produzione di insulina e glucagone e, sembra, anche dell'ormone della crescita, soprattutto se abbinata con la vitamina B5 (acido pantotenico) e la colina. Interviene nella sintesi delle proteine e dei grassi e degli zuccheri. É un coadiuvante negli stati di astenia e stress fisico e mentale.Dopo attività fisica aiuta a smaltire con più rapidità l'ammoniaca prodotta. Disintossica il fegato e combatte la formazione di alcuni radicali liberi.
Cistina: prodotto dall'ossidazione della cisteina, partecipa alla formazione del tessuto connettivo. Accresce la resistenza alle malattie stimolando l'attività difensiva dei globuli bianchi. Favorisce la guarigione delle lesioni alla pelle, contribuisce alla disintossicazione da metalli pesanti e contrasta l'azione dei radicali liberi.É un costituente importante della pelle e dei capelli.
Glicina: abbondante nel collagene, insieme all' arginina e metionina consente di sintetizzare la quota rimanente di creatina nel fegato, rene e pancreas. In sinergia con la prolina favorisce la formazione di vari aminoacidi non essenziali e la rigenerazione delle strutture muscolari e tendinee. Produce il glucagone, attivatore del glicogeno. Partecipa alla costituzione dell'emoglobina e dei citocromi, enzimi coinvolti nelle reazioni energetiche. Produce immunoglobuline e anticorpi, indispensabili al sistema immunitario.Secondo alcuni studi stimolerebbe la produzione di GH con effetti anabolici sulle masse muscolari. Viene anche utilizzata come calmante e per contrastare l'acidità gastrica
Istidina: ha un ruolo importante nelle funzioni ematiche in quanto partecipa alla produzione dei globuli bianchi e dei globuli rossi. Trasformata in istamina interviene come vasodilatatore. Contribuisce all'assorbimento dei raggi ultravioletti. In medicina viene usata per contrastare gli stati anemici, le allergie, l'artrite reumatoide, l'ulcera ai vari organi digestivi.
Prolina: costituente del collagene che è l'insieme di proteine costituenti il tessuto osseo, cartilagineo e connettivo. In sinergia con la glicina favorisce la formazione di vari aminoacidi non essenziali e la rigenerazione delle strutture muscolari e tendinee. Contribuisce al funzionamento ottimale del muscolo cardiaco. Costituisce una fonte di riserva energetica di rapida disponibilità per il fegato e per i muscoli.
Serina: partecipa alla produzione di energia cellulare. Potenzia il sistema immunitario in quanto contribuisce alla produzione di immunoglobuline e anticorpi. Costituisce una fonte di riserva energetica per il fegato e i muscoli.Migliora i processi nervosi.
Tirosina: derivato della fenilalanina, ha un ruolo importante nella funzione delle ghiandole tiroide, surrenali e pituitaria in quanto è precursore di vari ormoni quali quelli tiroidei, adrenalina e noradrenalina, dopamina. Contribuisce alla produzione dei globuli bianchi e rossi, del GH (ormone della crescita) e della melanina (pigmento che colora pelle e capelli).La norepinefrina (neurotrasmettitore) che produce abbassa la soglia dell'appetito. Innalza il tono dell'umore negli stati di ansia, depressione e insonnia. Agisce come stimolante generale.
Idrossiprolina: costituisce con la prolina il principale componente delcollagene dei vari tessuti ed in maggior misura dell’osso. L’escrezione di idrossiprolina è un segno del ricambio del collagene. Un aumento dei valori normali di idrossiprolina plasmatica può essere osservato in caso di stati infiammatori, stati febbrili e neoplasie.
 
 
     I Benefici dell'aloe vera la rendono una fantastica risorsa nutritiva.
 I Benefici dell'aloe vera la rendono una fantastica risorsa nutritiva.
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                                                                                                                     e il sigillo di qualità Islamico
  e il sigillo di qualità Islamico Tutto questo è per te  una garanzia praticamente assoluta prima qualità. Tutto ciò può aiutare il tuo organismo a trovare attraverso, prodotti naturali coltivati nel pieno rispetto della natura,  la salute e il benessere di cui tutti noi abbiamo bisogno. Ma quali sono le proprietà di questa pianta che io definisco un dono meraviglioso che dio ci ha fatto?
                   Tutto questo è per te  una garanzia praticamente assoluta prima qualità. Tutto ciò può aiutare il tuo organismo a trovare attraverso, prodotti naturali coltivati nel pieno rispetto della natura,  la salute e il benessere di cui tutti noi abbiamo bisogno. Ma quali sono le proprietà di questa pianta che io definisco un dono meraviglioso che dio ci ha fatto? 

 prende il nome dall'egittologo tedesco Georg Ebers che lo scoprì e lo decifrò nel 1858,. In questo documento troviamo un importante testimonianza dell'utilizzo dell'Aloe nella fitoterapia nella cultura Egiza. E' una sorta di farmacopea ante litteram che registra circa un centinaio di piante medicinali, tra cui l'Aloe, con un'attenta descrizione dei suoi molteplici utilizzi in campo medico, ( nelle preparazioni utilizzate per la cura delle ferite, nelle frizzioni, nei massaggi, nonchè come purgante) nel campo della cosmesi e addirittura nei procedimenti di imbalsamazione e mummificazione dei corpi.
 prende il nome dall'egittologo tedesco Georg Ebers che lo scoprì e lo decifrò nel 1858,. In questo documento troviamo un importante testimonianza dell'utilizzo dell'Aloe nella fitoterapia nella cultura Egiza. E' una sorta di farmacopea ante litteram che registra circa un centinaio di piante medicinali, tra cui l'Aloe, con un'attenta descrizione dei suoi molteplici utilizzi in campo medico, ( nelle preparazioni utilizzate per la cura delle ferite, nelle frizzioni, nei massaggi, nonchè come purgante) nel campo della cosmesi e addirittura nei procedimenti di imbalsamazione e mummificazione dei corpi. 
  Anche nella Sacra Bibbia troviamo: nel libro di Numeri, nei Salmi e nei Vangeli riferimenti alle proprietà preziose dell'Aloe il cui costo era accessibil solo per la classe agiata.
Anche nella Sacra Bibbia troviamo: nel libro di Numeri, nei Salmi e nei Vangeli riferimenti alle proprietà preziose dell'Aloe il cui costo era accessibil solo per la classe agiata.  Nell'arco del tempo, il rapido sviluppo della scienza medica nel mondo occidentale e gli spostamenti delle popolazioni verso climi più miti, hanno causato il declino della popolarità e disponibilità dell'Aloe Vera che è così caduta in disuso.
Nell'arco del tempo, il rapido sviluppo della scienza medica nel mondo occidentale e gli spostamenti delle popolazioni verso climi più miti, hanno causato il declino della popolarità e disponibilità dell'Aloe Vera che è così caduta in disuso.
 sull'argomento "Aloe", fra questi il libro "Aloe Vera il segreto del benessere", scritto dall'oncologo dott. Luca Cancian, analizza in maniera dettagliata tutte le proprietà e i benefici che apporta questo dono della natura  sul nostro organismo. Le informazioni di seguito riportate sono tratte da questo libro
sull'argomento "Aloe", fra questi il libro "Aloe Vera il segreto del benessere", scritto dall'oncologo dott. Luca Cancian, analizza in maniera dettagliata tutte le proprietà e i benefici che apporta questo dono della natura  sul nostro organismo. Le informazioni di seguito riportate sono tratte da questo libro  L’articolazione è la struttura che fa da giunzione tra due ossa. Un’articolazione sinoviale è circondata da una capsula resistente che la protegge e la sostiene. La capsula articolare è rivestita dalla membrana sinoviale, che produce un liquido lubrificante. All’interno di questa capsula le estremità delle due ossa sono rivestite di un tessuto elastico liscio: la cartilagine. In questo modo si evita il contatto diretto e lo sfregamento fra le ossa. La cartilagine funge anche da ammortizzatore, proteggendo le estremità delle ossa e facendo sì che gli sforzi si distribuiscano in maniera uniforme.
L’articolazione è la struttura che fa da giunzione tra due ossa. Un’articolazione sinoviale è circondata da una capsula resistente che la protegge e la sostiene. La capsula articolare è rivestita dalla membrana sinoviale, che produce un liquido lubrificante. All’interno di questa capsula le estremità delle due ossa sono rivestite di un tessuto elastico liscio: la cartilagine. In questo modo si evita il contatto diretto e lo sfregamento fra le ossa. La cartilagine funge anche da ammortizzatore, proteggendo le estremità delle ossa e facendo sì che gli sforzi si distribuiscano in maniera uniforme. Nel caso dell’artrite reumatoide il sistema immunitario comincia ad aggredire le articolazioni dell’organismo stesso. Per qualche ragione sconosciuta, nelle cavità articolari affluiscono moltissime cellule del sangue, tra cui i linfociti T, che hanno un ruolo fondamentale nel sistema immunitario. Questo scatena una serie di reazioni chimiche che portano infine all’infiammazione dell’articolazione. Le cellule sinoviali possono cominciare a proliferare in maniera incontrollata, formando una massa di tessuto simile a un tumore, detta “panno”. Il panno, a sua volta, produce enzimi che erodono la cartilagine. A questo punto le superfici ossee possono entrare in contatto, il che limita i movimenti e provoca dolori lancinanti. Questo processo degenerativo inoltre indebolisce i legamenti, i tendini e i muscoli, così che l’articolazione diventa instabile e parzialmente slogata dando luogo spesso a deformità visibili. Di solito l’artrite reumatoide colpisce le articolazioni in maniera simmetrica, e interessa polsi, ginocchia e piedi. Più del 50 per cento degli individui a cui viene diagnosticata presentano anche noduli sotto la pelle. Alcuni diventano anemici e accusano secchezza e dolore agli occhi e alla gola. Il quadro clinico include anche spossatezza e sintomi che assomigliano a quelli influenzali, tra cui febbre e dolori muscolari.
Nel caso dell’artrite reumatoide il sistema immunitario comincia ad aggredire le articolazioni dell’organismo stesso. Per qualche ragione sconosciuta, nelle cavità articolari affluiscono moltissime cellule del sangue, tra cui i linfociti T, che hanno un ruolo fondamentale nel sistema immunitario. Questo scatena una serie di reazioni chimiche che portano infine all’infiammazione dell’articolazione. Le cellule sinoviali possono cominciare a proliferare in maniera incontrollata, formando una massa di tessuto simile a un tumore, detta “panno”. Il panno, a sua volta, produce enzimi che erodono la cartilagine. A questo punto le superfici ossee possono entrare in contatto, il che limita i movimenti e provoca dolori lancinanti. Questo processo degenerativo inoltre indebolisce i legamenti, i tendini e i muscoli, così che l’articolazione diventa instabile e parzialmente slogata dando luogo spesso a deformità visibili. Di solito l’artrite reumatoide colpisce le articolazioni in maniera simmetrica, e interessa polsi, ginocchia e piedi. Più del 50 per cento degli individui a cui viene diagnosticata presentano anche noduli sotto la pelle. Alcuni diventano anemici e accusano secchezza e dolore agli occhi e alla gola. Il quadro clinico include anche spossatezza e sintomi che assomigliano a quelli influenzali, tra cui febbre e dolori muscolari. L’artrite reumatoide è estremamente variabile in quanto a effetti, esordio e durata. In una persona il dolore e la rigidità articolare possono manifestarsi lentamente nel giro di varie settimane o addirittura anni. In un’altra l’esordio può essere alquanto improvviso. In alcuni la malattia dura qualche mese e poi regredisce senza lasciare danni osservabili. Altri possono attraversare periodi di riacutizzazione, in cui i sintomi peggiorano, seguiti da periodi di remissione in cui si sentono meglio. E certi pazienti continuano per anni a subire gli effetti invalidanti della malattia, senza avere mai tregua.
L’artrite reumatoide è estremamente variabile in quanto a effetti, esordio e durata. In una persona il dolore e la rigidità articolare possono manifestarsi lentamente nel giro di varie settimane o addirittura anni. In un’altra l’esordio può essere alquanto improvviso. In alcuni la malattia dura qualche mese e poi regredisce senza lasciare danni osservabili. Altri possono attraversare periodi di riacutizzazione, in cui i sintomi peggiorano, seguiti da periodi di remissione in cui si sentono meglio. E certi pazienti continuano per anni a subire gli effetti invalidanti della malattia, senza avere mai tregua. Un tempo si credeva che l’osteoartrite fosse semplicemente una conseguenza della vecchiaia. Gli esperti, però, hanno abbandonato questa idea radicata. Una rivista specializzata afferma: “Non c’è nulla che faccia pensare che un’articolazione normale, soggetta alle comuni sollecitazioni, si debba deteriorare nel corso della vita”. (The American Journal of Medicine) Cosa provoca allora l’osteoartrite? Gli studi volti a determinarne con esattezza la causa sono “oggetto di costanti controversie”, dice la rivista inglese The Lancet. Alcuni ricercatori ipotizzano che per prima cosa si verifichino delle lesioni ossee, ad esempio delle microfratture. Queste a loro volta provocherebbero la formazione di escrescenze ossee e il deterioramento della cartilagine. Altri ritengono che il problema nasca nella cartilagine stessa. Man mano che questa degenera e si sfalda, dicono, aumentano le sollecitazioni a cui è sottoposto l’osso sottostante. L’organismo tenta di riparare la cartilagine danneggiata e questo provoca delle modificazioni patologiche.
Un tempo si credeva che l’osteoartrite fosse semplicemente una conseguenza della vecchiaia. Gli esperti, però, hanno abbandonato questa idea radicata. Una rivista specializzata afferma: “Non c’è nulla che faccia pensare che un’articolazione normale, soggetta alle comuni sollecitazioni, si debba deteriorare nel corso della vita”. (The American Journal of Medicine) Cosa provoca allora l’osteoartrite? Gli studi volti a determinarne con esattezza la causa sono “oggetto di costanti controversie”, dice la rivista inglese The Lancet. Alcuni ricercatori ipotizzano che per prima cosa si verifichino delle lesioni ossee, ad esempio delle microfratture. Queste a loro volta provocherebbero la formazione di escrescenze ossee e il deterioramento della cartilagine. Altri ritengono che il problema nasca nella cartilagine stessa. Man mano che questa degenera e si sfalda, dicono, aumentano le sollecitazioni a cui è sottoposto l’osso sottostante. L’organismo tenta di riparare la cartilagine danneggiata e questo provoca delle modificazioni patologiche. Il dott. Tim Spector afferma: “L’osteoartrite è una patologia complessa per cui esistono specifici fattori di rischio di carattere ambientale ma che ha anche una forte componente genetica”. Una categoria particolarmente a rischio sono le donne di mezza età o di età avanzata nella cui famiglia ci sono stati casi di osteoartrite. A differenza di quanto accade nel caso dell’osteoporosi, prima dell’insorgere dell’osteoartrite la densità ossea ha livelli elevati anziché bassi. Secondo alcuni ricercatori, tra i fattori che predispongono alla malattia ci sarebbero anche i danni provocati dai radicali liberi e la carenza di vitamina C o di vitamina D.
Il dott. Tim Spector afferma: “L’osteoartrite è una patologia complessa per cui esistono specifici fattori di rischio di carattere ambientale ma che ha anche una forte componente genetica”. Una categoria particolarmente a rischio sono le donne di mezza età o di età avanzata nella cui famiglia ci sono stati casi di osteoartrite. A differenza di quanto accade nel caso dell’osteoporosi, prima dell’insorgere dell’osteoartrite la densità ossea ha livelli elevati anziché bassi. Secondo alcuni ricercatori, tra i fattori che predispongono alla malattia ci sarebbero anche i danni provocati dai radicali liberi e la carenza di vitamina C o di vitamina D. In genere la terapia per l’artrite prevede una combinazione di farmaci, esercizio fisico e cambiamento di abitudini. Un fisioterapista può avviare un programma di ginnastica terapeutica che può includere esercizi di mobilità, isometrici, aerobici e isotonici (con i pesi). È stato dimostrato che questi esercizi migliorano diversi sintomi, tra cui dolore e gonfiore alle articolazioni, spossatezza, senso di malessere e depressione. I benefìci si notano anche in pazienti molto anziani. La ginnastica può anche limitare la perdita di densità ossea. Alcuni dicono anche di aver provato un certo sollievo ricorrendo a varie terapie che implicano l’uso del caldo o del freddo o all’agopuntura.
In genere la terapia per l’artrite prevede una combinazione di farmaci, esercizio fisico e cambiamento di abitudini. Un fisioterapista può avviare un programma di ginnastica terapeutica che può includere esercizi di mobilità, isometrici, aerobici e isotonici (con i pesi). È stato dimostrato che questi esercizi migliorano diversi sintomi, tra cui dolore e gonfiore alle articolazioni, spossatezza, senso di malessere e depressione. I benefìci si notano anche in pazienti molto anziani. La ginnastica può anche limitare la perdita di densità ossea. Alcuni dicono anche di aver provato un certo sollievo ricorrendo a varie terapie che implicano l’uso del caldo o del freddo o all’agopuntura. Visto che dimagrendo si può ridurre in maniera significativa il dolore articolare, la giusta alimentazione è importante per chi soffre di artrite. Secondo alcuni, inoltre, una dieta che includa cibi ricchi di calcio come ortaggi dalle foglie verde scuro, frutta fresca e pesce proveniente dai mari freddi ricco di acidi grassi omega-3 — e che limiti il consumo di cibi conservati e grassi saturi — può aiutare non solo a dimagrire, ma anche a ridurre il dolore. In che modo? Secondo alcuni, una dieta di questo tipo inibirebbe il processo infiammatorio. Alcuni avrebbero inoltre tratto giovamento eliminando dalla loro dieta carne, latticini, grano e solanacee (come pomodori, patate, peperoni e melanzane).
Visto che dimagrendo si può ridurre in maniera significativa il dolore articolare, la giusta alimentazione è importante per chi soffre di artrite. Secondo alcuni, inoltre, una dieta che includa cibi ricchi di calcio come ortaggi dalle foglie verde scuro, frutta fresca e pesce proveniente dai mari freddi ricco di acidi grassi omega-3 — e che limiti il consumo di cibi conservati e grassi saturi — può aiutare non solo a dimagrire, ma anche a ridurre il dolore. In che modo? Secondo alcuni, una dieta di questo tipo inibirebbe il processo infiammatorio. Alcuni avrebbero inoltre tratto giovamento eliminando dalla loro dieta carne, latticini, grano e solanacee (come pomodori, patate, peperoni e melanzane).
 L’intervento risolve il problema per 10-15 anni, e spesso è molto efficace nell’eliminare il dolore.
 L’intervento risolve il problema per 10-15 anni, e spesso è molto efficace nell’eliminare il dolore. Anche se nessun farmaco è risultato efficace per guarire l’artrite, ce ne sono molti in grado di alleviare il dolore e l’infiammazione, e alcuni sembrano promettenti per quanto riguarda il rallentare il decorso della malattia. Per alleviare i sintomi debilitanti dell’artrite si ricorre, tra l’altro, ad antidolorifici, corticosteroidi, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), farmaci antireumatici che modificano l’evolvere della malattia (DMARD), immunosoppressori, modificatori della risposta biologica e farmaci prodotti con l’ingegneria genetica per interferire con la risposta immunitaria. Per avere tale sollievo, però, a volte c’è un caro prezzo da pagare, perché tutti questi medicinali possono avere gravi effetti collaterali. Soppesare i potenziali rischi e benefìci non è facile, né per il paziente né per il medico.
Anche se nessun farmaco è risultato efficace per guarire l’artrite, ce ne sono molti in grado di alleviare il dolore e l’infiammazione, e alcuni sembrano promettenti per quanto riguarda il rallentare il decorso della malattia. Per alleviare i sintomi debilitanti dell’artrite si ricorre, tra l’altro, ad antidolorifici, corticosteroidi, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), farmaci antireumatici che modificano l’evolvere della malattia (DMARD), immunosoppressori, modificatori della risposta biologica e farmaci prodotti con l’ingegneria genetica per interferire con la risposta immunitaria. Per avere tale sollievo, però, a volte c’è un caro prezzo da pagare, perché tutti questi medicinali possono avere gravi effetti collaterali. Soppesare i potenziali rischi e benefìci non è facile, né per il paziente né per il medico. Esistono certe forme di terapia che a detta di alcuni sarebbero più sicure e presenterebbero meno effetti collaterali delle terapie convenzionali. Fra queste vi è l’assunzione per via orale di collagene di tipo II, che secondo alcuni ricercatori avrebbe dato risultati positivi riducendo il gonfiore delle articolazioni e il dolore nell’artrite reumatoide. In che modo? Inibendo le citochine a effetto proinfiammatorio e distruttivo, in particolare l’interleuchina 1 e il fattore di necrosi tumorale. Anche alcuni fattori nutritivi naturali sarebbero risultati efficaci in qualche misura nell’inibire questi stessi agenti distruttivi.
 Esistono certe forme di terapia che a detta di alcuni sarebbero più sicure e presenterebbero meno effetti collaterali delle terapie convenzionali. Fra queste vi è l’assunzione per via orale di collagene di tipo II, che secondo alcuni ricercatori avrebbe dato risultati positivi riducendo il gonfiore delle articolazioni e il dolore nell’artrite reumatoide. In che modo? Inibendo le citochine a effetto proinfiammatorio e distruttivo, in particolare l’interleuchina 1 e il fattore di necrosi tumorale. Anche alcuni fattori nutritivi naturali sarebbero risultati efficaci in qualche misura nell’inibire questi stessi agenti distruttivi.  Il Gel di Aloe, con il suo potere antinfiammatorio e immuno stimolante, è di grande utilità come terapia di base per queste problematiche, siano esse di origine degenerativo o immunitario (artrite reumatoide). Addizionato di Glucosamina, Metilsulfonil metano, Contritinsolfato, Vit. C, aiuta in modo naturale ad alleviare le infiammazioni  delle articolazioni e  ricreare la matrice cartilaginea.   Il suo utilizo prevede un dosaggio giornaliero di 40 ml. al mattin e 40 ml la sera 30 minuti prima dei pasti.
Il Gel di Aloe, con il suo potere antinfiammatorio e immuno stimolante, è di grande utilità come terapia di base per queste problematiche, siano esse di origine degenerativo o immunitario (artrite reumatoide). Addizionato di Glucosamina, Metilsulfonil metano, Contritinsolfato, Vit. C, aiuta in modo naturale ad alleviare le infiammazioni  delle articolazioni e  ricreare la matrice cartilaginea.   Il suo utilizo prevede un dosaggio giornaliero di 40 ml. al mattin e 40 ml la sera 30 minuti prima dei pasti. 
   Altri studi evidenziano gli effetti anticancerogeni di questa pianta.  Lo Zenzero in ambito reumatologico possiede anch'esso effetti antinfiammatori per inibizione della ciclossigenasi e della lipossigenasi, derivanti dai suoi oli essenziali. Uno ampio studio riporta un miglioramento dei sintomi in pazienti affetti da artrite reumatoide,  osteoartriti e fibromialgie senza segnalazione di effetti collaterali. Si consiglia un assunzione di 2 capsule al giorno durante i pasti. Forever Active HA contiene una particolare formula a base di acido ialuronico a basso peso molecolare, con proprietà lubrificanti e idratanti, olio di zenzero e curcuma – questi componenti lo rendono uno dei migliori integratori per la funzionalità delle articolazioni e per l’elasticità della pelle che si possa trovare sul mercato.
Altri studi evidenziano gli effetti anticancerogeni di questa pianta.  Lo Zenzero in ambito reumatologico possiede anch'esso effetti antinfiammatori per inibizione della ciclossigenasi e della lipossigenasi, derivanti dai suoi oli essenziali. Uno ampio studio riporta un miglioramento dei sintomi in pazienti affetti da artrite reumatoide,  osteoartriti e fibromialgie senza segnalazione di effetti collaterali. Si consiglia un assunzione di 2 capsule al giorno durante i pasti. Forever Active HA contiene una particolare formula a base di acido ialuronico a basso peso molecolare, con proprietà lubrificanti e idratanti, olio di zenzero e curcuma – questi componenti lo rendono uno dei migliori integratori per la funzionalità delle articolazioni e per l’elasticità della pelle che si possa trovare sul mercato. 