lunedì 23 aprile 2012

CHE COS'E' LA CISTITE INTERSTIZIALE

IN PAROLE semplici, la cistite èun’infiammazione della vescica urinaria. È un disturbo più comune tra le donne che tra gli uomini. Ci sono, però, varie forme di cistite, dovute a cause
diverse.
Quali sono alcuni sintomi comuni? Il bisogno di urinare molto spesso unito alla disuria, ovvero la difficoltà nell’emissione
dell’urina, come ad esempio un forte bruciore. Ma che dire della cistite interstiziale cronica? Sotto quali aspetti è diversa?
La dottoressa Susan Keay, un’esperta in materia, ammette: “La cistite interstiziale è molto difficile da diagnosticare, e ancora più difficile da curare”. Aggiunge che “può far soffrire per anni.
. . . È un problema cronico dolorosissimo che modifica le abitudini del paziente e può protrarsi per decenni”. Purtroppo, per molto tempo tanti medici non hanno riconosciuto questa malattia, pensando che si trattasse di undisturbo immaginario. Tuttavia, dice un medico, “il fatto stesso di riconoscere i sintomi di un paziente diagnosticando la cistite interstiziale spesso ha un
effetto terapeutico”.
Secondo un articolo, negli Stati Uniti i casi di cistite interstiziale sarebbero più di 700.000, “il 50 per cento in più rispetto alla stima precedente”. Ci si sta rendendo conto che alcuni uomini a
cui vengono diagnosticati problemi di prostata in realtà sono affetti da cistite interstiziale. La malattia, com’è ovvio, influisce indirettamente su molte persone, soprattutto sui familiari e su chi vive insieme a questipazienti che provano un dolore quasi costante. Naturalmente, la malattia limita ciò che il paziente riesce a fare, sia in casa che sul lavoro. Molti devono rinunciare a lavorare. Anche i rapporti sessuali possono diventare molto dolorosi.
Dal momento che per ora non esistono cure, i medici cercano di attenuare i sintomi dolorosi. Quali sono alcune terapie?
Terapie per dare
sollievo, non per curare
Una terapia fondamentale raccomandata dal dott. Grannum R. Sant, che lavora per l’istituto di medicina della
Tufts University e per il New England Medical Center, consiste nell’assunzione per via orale di antistaminici, antidepressivi triciclici o pentosano polisolfato.
Alcuni medici raccomandano l’idrodistensione. Ogni volta che un paziente si sottopone aquesta tecnica può avere sollievo per qualche mese, nella migliore delle ipotesi anche per un anno. Poi ci sono le instillazioni vescicali di dimetilsolfossido (DMSO). Questo farmaco, approvato dall’Ente americano per
l’Alimentazione e i Farmaci, può ridurre i sintomi anche per due anni. Tuttavia il dott. Kenneth Peters, un urologo, ha delle riserve su di esso, in quanto può provocare gravi trombi e altri problemi.
Una terapia recentemente sperimentata dal dott. Peters prevede l’instillazione vescicale del BCG (bacillo di Calmette-Guérin). “Il BCG è un ceppo indebolito del bacillo della tubercolosi”, scrive. A quanto pare agisce stimolando il sistema immunitario. Un trial clinico ha dimostrato che questa terapia ha dato risultati positivi nel 60 per cento dei casi. I pazienti sono stati seguiti per oltre due anni. Con quali risultati? Il dott. Peters afferma che il 90 per cento di coloro che hanno reagito alla terapia “hanno continuato ad avere un sensibile miglioramento clinico sia per quanto riguarda il dolore che per quanto riguarda la frequenza nell’urinare”.
Un altro farmaco sotto sperimentazione è il Cystistat, ovvero acido ialuronico. “Questo preparato viene instillato direttamente nella vescica e si pensa che agisca sostituendo il rivestimento difettoso di GAG [glicosaminoglicano]. . . . Nel 1998] negli USA hanno iniziando i trial clinici. Attualmente non se ne conosce ancora l’efficacia”.
Questo farmaco è già stato autorizzato in Europa ma non ancora negli Stati Uniti. Beth Getz, che fa l’infermiera e dirige un
gruppo di sostegno per malati di cistite interstiziale, ha scritto: “A volte i pazienti sono riluttanti a chiedere ai medici se esistono terapie alternative. . . , temendo che questo venga interpretato come mancanza di fiducia nelle terapie tradizionali che stanno seguendo. Oggi quasi tutti gli urologi che curano la cistite interstiziale credono nell’approccio multimodale, che include terapie alternative, a patto che queste non rappresentino unrischio per il paziente”.
L’intervento chirurgico, considerato la soluzione estrema, non garantisce il risultato. “I risultati degli interventi chirurgici alla vescica nei casi di cistite interstiziale variano”, dice il dott. Sant. “Molti pazienti che si sottopongono a cistectomia continuano a lamentare dolore persistente nella regione soprapubica e pelvica, anche dopol’intervento”. Pertanto, gli esperti consigliano di non optare per l’asportazione della vescica se non come ultima risorsa e dopo averci riflettuto molto bene.
Alimenti da evitare

Anche se non esistono evidenze cliniche che colleghino la cistite
interstiziale all’alimentazione, molti medici e pazienti hanno notato che esiste un nesso. Il dott. Kenneth Peters, urologo, dice che alcuni pazienti sono sensibili a determinati alimenti e che ciascuno dovrebbe osservare quali cibi fanno peggiorare i sintomi. Suggerisce di eliminare caffeina e alcool. Pare che anche pomodori e agrumi facciano male a chi soffre di cistite interstiziale. È importante, però, che il paziente segua una dieta
varia ed equilibrata. Alcuni malati di cistite interstiziale dicono che gli alimenti che danno loro meno problemi sono riso, patate, pasta, verdure, carne rossa e pollo. Inoltre, bevendo molta acqua si riduce l’acidità dell’urina, riducendo così l’irritazione della parete vescicale.

Segue un elenco parziale di alimenti e sostanze da evitare.
Acciughe, Aceto, Acido citrico, Albicocche, Ananas, Aspartame,
Avocado, Banane, Bibite gassate, Carne e pesce affumicati o conservati, Caviale, Cibi speziati, Cibi stuzzicanti ma poco nutrienti, Cioccolata, Cipolle, Condimenti per insalata,Fagioli di Lima, Fave, Fegato, Formaggi stagionati, Fragole, Frutta secca,
Maionese, Manzo in scatola, Melagrane, Meloni, Nitrati/nitriti, Pane di segale, Pane fatto con lievito naturale, Panna acida, Pesche, Peschenoci, Prugne, Rabarbaro, Saccarina, Salsa di soia, Tabacco, Tè, Tofu, Uva, Yogurt
Urologic Nursing,aprile 2000, volume 20, numero 2


I mirtilli combattono
le infezioni
“Il succo di mirtillo ha una lunga eragguardevole storia”, dice il Timesdi Londra. “Era molto rinomato siacome medicinale che come bevanda presso i nativi americani, mentre i marinai americani lo usavano per prevenire lo scorbuto”. Ricco di vitamina C e antiossidanti, “il succo di mirtillo ha anche proprietà antimicrobiche, che lo rendono particolarmente efficace nel combattere le infezioni del tratto urinario”. Tuttavia, ciò non è dovuto all’effetto del succo sull’acidità dell’urina, come si pensava in precedenza. Piuttosto, dice il Times,
questa proprietà deriva da sostanze presenti nel succo che “impediscono ai batteriEscherichia coli [la causa della maggioranza delle infezioni, compresa la cistite] di aderire alla parete del tratto urinario, così che i batteri vengono eliminati prima che insorga un’infezione”. I ricercatori hanno anche riscontrato che il succo di mirtillo può ridurre glieffetti delle malattie delle gengive.
Aloe  Berry Nectar   
Ecco perchè le proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e antibatteriche del gel di Aloe arricchito con mirtillo Palustre e succo di mela è un ottimo aiuto sopratutto nelle cistiti recidivanti. Il mirtillo Palustre vanta proprietà benefiche per la vista, per il mantenimento dell' elasticità della pelle e come già affermato efficace per ridurre il rischio di infezioni urinarie.
Il succo di mela contenente Vit. A e C Potassio e Pectina ha effetto depurativo per l'eliminazione delle scorie tossiche. Si consiglia l'assunzione di 40 ml. al mattino, 40 ml. a pranzo, 40 ml. a cena 30 minuti prima dei pasti dopo bere un bel bicchiere d'acqua.  Art.   34
Propolis
Si dice che la Propolis sia un attivissimo antibiotico naturale perchè svolge una chiara azione protettiva per l'alveare contro batteri e funghi. Sicuramente è in grado di inibire la crescita e l'attecchimento di batteri e di stimolare l'organismo a difendersi per mezzo delle sue stesse risorse.  Si consiglia l'assunzione di una compressa due volte al giorno. Art.  27
 Probiotic
Molto spesso i batteri si formano nell'intestino, passando nelle vie urinarie. Ecco perchè è importante mantenere il motore del nostro organismo, l'intestino,  in uno stato ottimale stimolando il suo corretto funzionamento. La Forever Living Products riconosce l'importanza dei microbi, cosidetti buoni, per la salute umana e individua la necessità di favorirla attraverso un'adeguata terapia probiotica. Il Forever Active Probiotic sfrutta uno speciale sistema di capsule brevettate che protegge i probiotici dall'azione dei succhi gastrici liberando la loro combinazione, composta da 6 tipi diversi di microbi, solo una volta raggiunto l'intestino crasso. 
Art. 222


www.lastforeverliving.com

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